Il Puma Ristorante inaugura la stagione estiva

Sabato 27 maggio dalle ore 20:00, il ristorante e cocktail bar in Porta Romana a Milano condurrà gli ospiti alla scoperta del Perù. Complice un pairing con protagonisti i piatti che richiamano le radici della Chef Katherine Rios, insieme a 5 signature cocktail realizzati per mano del bartender Geanfranco Chavez, a base di Pisco 1615, San Pellegrino e Gin Intira. I main sponsor della serata insieme ad Ice Cube.

Food pairing e mixology dai sapori peruviani a Milano

Pensata e organizzata dalla titolare Masha Britsyna, in collaborazione con l’ambassador di Pisco Ivan Castillo, la serata del 27 maggio de Il Puma ristorante di Milano spalanca le porte alle contaminazioni provenienti dal sud America.

📍Il Puma Ristorante Via Lazzaro Papi, 10 (Porta Romana)

L’atmosfera botanica e soffusa del locale, insieme agli arredi stilistici di design ricercato, creano un’oasi sospesa dal traffico meneghino che ben si presta a sperimentare e regalare agli ospiti esperienze e degustazioni dal carattere internazionale

È qui, tra la sala interna e il dehor esterno, che andrà in scena il menu ispirato alle radici della chef Katherine Rios e dell’head bartender del Dive Cocktail House di Monza Geanfranco Chavez.

Entrambi, nati e cresciuti in Perù prima di trasferirsi in Italia, importeranno nel cuore delle loro creazioni i prodotti tipici della gastronomia che ancora oggi li lega alla terra delle Ande. 

Menu food and drink dal Peru

Le cinque portate, dal ceviche di ricciola, peperone, mandorle e basilico passando per il pollo alla brace, salsa anticuchera e zucchine, verranno illustrate e raccontate a 4 mani con lo chef resident de Il Puma Vincenzo Ippolito, permettendo agli ospiti di condividere e immergersi nella sconfinata e tradizionale cultura peruviana

Provengo da una famiglia estremamente legata alla gastronomia, grazie alla quale ho ereditato la stessa passione e ho potuto fare e vivere esperienze che mi hanno avvicinata sempre più alla terra e alle comunità locali peruviane. Questo menù racconta proprio la storia, le radici e i colori del mio amato Peru.”

dichiara la chef Katherine Rios, tra le altre vincitrici del “Fine Dining Lovers Food for Thought Award 2022/2023 Italia, San Pellegrino con il piatto “Migration and Integration”.

Le interpretazioni liquide di Chavez, in abbinamento ad antipasto, primi, secondo e dolce, andranno dal:

  • Dos Pelados, a base di pisco (infuso all’erba cipollina, nettare di datterino g&r, lime e sale dolce al peperone)
  • al Quemadito con Gin Intira, rum messicano, mela chiarificata, pasta di zenzero e spumante.
  • Proseguendo con Liquid Cesar Salad a base di Gin Intira e cordiale di lattuga e cetriolo
  • passando per Don Pedro, al pisco, vermouth, sherry, bitter
  • per finire con il Mez & Mez a base di mezcal, bitter, vermouth rosso, sherbet di agrumi, top di aranciata amara San Pellegrino.  

“La serata che abbiamo organizzato è un omaggio alla terra da cui provengono i nostri ospiti, grazie allo straordinario potere del pairing tra cibo e cocktail. Solo le mani di chi ha vissuto il Perù, infatti, possono davvero raccontare e trasferire una cultura e cucina così intensa. – racconta Masha Britsyna Per una sera i confini de Il Puma si annulleranno, trasportandoci alla scoperta di sapori e profumi lontani”.

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Il ristorante Puma – cucina peruviana e mixology

Il Puma di Via Lazzaro 10 in Porta Romana, aperto dal martedì al sabato dalle 18:00 a mezzanotte, presenta 40 coperti tra sala, soppalco e dehors esterno, quest’ultimo richiudibile e riscaldabile in modo da poter essere utilizzato in ogni stagione.
Alla guida del locale Masha Britsyna, comasca di origini ucraine classe ‘97 con la forte passione per il food & beverage e una spiccata vocazione all’imprenditorialità. 

Una storia d’amore in cucina e il nuovo Nina

Katherine la chef di Puma restaurant conobbe l’attuale compagno, lo chef Simone Nebbia, a Lima ormai ben 8 anni fa, nel 2017. Dal 2018 lavorano insieme al progetto e apertura del ristorante “Troppo”. Dopo qualche anno rientrano in Italia e in seguito alla collaborazione da Puma, tra pochi mesi apriranno il ristorante “Nina” a Palestro (Pavia), paese natale di Simone e famoso per la storica “Battaglia”.


Il nuovo progetto il ristorante Nina a Palestro – Pavia

nome “Nina” condensa alcuni principi che caratterizzeranno l’identità del locale. Innanzitutto, Nina è fuoco nella lingua quechua: un elemento cruciale nella nostra cucina dove avremo una stufa a legna per le cotture più lunghe e dolci e la potenza del fuoco vivo e della brace.

Nina è anche un richiamo alla cucina al femminile, «perché la cucina è donna».
Inoltre -ina è il finale dei nomi di ben tre nonne della coppia. La contrapposizione tra sensibilità femminile e la forza del fuoco mette subito d’accordo i due cuochi che battezzano con questo nome il loro nuovo progetto culinario.

Cucina di campagna italo-peruviana

La loro sarà una cucina di campagna, di campo, strettamente legata al territorio, ma ovviamente con contaminazioni peruviane. Il loro nuovo progetto di ristorante, come sempre sottolineano, non sarà solo professionale ma un vero e proprio progetto di vita.

Il ristorante sarà al piano terra di questo antico mulino del 1450 in mezzo alle risaie della Lomellina, mentre loro vivranno al primo piano. Avranno un bel giardino, un frutteto, un orto e possibilmente degli animali da cortile. La loro idea é quella di poter creare una rete e poter lavorare con prodotti, produttori e artigiani del territorio e far riscoprire e crescere un territorio ricchissimo di storia e tradizioni.”

I protagonisti della serata

Katherine Rios, Chef

Nata e cresciuta ad Arequipa, in Perù, in una famiglia molto legata alla gastronomia. Si forma all'Institut Paul Bocuse di Lima e matura la sua esperienza lavorativa in due tappe per lei importanti: il leggendario Astrid y Gaston a Lima e La Mère Brazier a Lione, un luogo che segna sensibilmente la sua crescita professionale. 

Tornata in Perù dopo la parentesi francese, inizia a collaborare con Amantica Lodge sull'isola di Amantaní, nel Lago Titicaca, a circa 4000 metri sul livello del mare, a stretto contatto con le comunità locali. Questa è senza dubbio l'esperienza che la segna di più e che rende fortissimo il suo legame con la terra e con le tradizioni incredibili del suo Paese.

Insieme allo chef Simone Nebbia, suo mentore e compagno di vita, sviluppa dal 2018 il progetto di Troppo a Lima. Attualmente in Italia, sta lavorando al suo progetto personale e di vita a Palestro, in provincia di Pavia, dove inaugura assieme a Simone il ristorante Nina. 

Il bartender Geanfranco Chavez

Bar manager e head bartender del Dive Cocktail House di Monza è nato in Perù ma trasferitosi in Italia da ormai più di 26 anni. Ha iniziato il suo percorso formativo nell’istituto alberghiero di Monza dove, inizialmente, ha abbracciato la passione per la cucina per poi cambiare e immergersi totalmente nella cucina liquida: il bar, che accompagna la sua vita da più di 13 anni.

IVAN CASTILLO

Ivan Castillo nato a Lima, Perù, il 5 maggio 1987, è un bartender e profondo conoscitore di spirits come rhum e pisco. Impegnato da anni nel consolidamento degli scambi commerciali e culturali tra Perù e Italia, così come nella consolidazione della diffusione del pisco nel mercato italiano, collabora stabilmente con aziende e produttori di pisco e altri distillati. Per molte di queste realtà coordina le attività di rappresentanza e distribuzione all’estero.