Il Rum Santa Teresa 1796 e il progetto Alcatraz

Il Santa Teresa 1796® è un pluripremiato rum venezuelano, prodotto tramite l’utilizzo del metodo tradizionale spagnolo Solera dall’Hacienda Santa Teresa.

Dal 2003 la casa di produzione ha avviato il progetto di riabilitazione sociale Alcatraz coinvolgendo oltre 200 persone che hanno vissuto il carcere per iniziare una nuova vita

Il progetto Alcatraz di Santa Teresa

In oltre 200 anni di storia l’hacienda Santa Teresa ha avviato diverse iniziative volte alla trasformazione sociale. Il  Progetto Alcatraz, è senz’altro il più emblematico e interessante. Nato in una circostanza piuttosto inusuale e inaspettata nel 2003 quando i membri di una gang criminale fecero irruzione nell’Hacienda. Ai criminali fu proposta una scelta decisamente insolita: lavorare e rimediare alla loro offesa o essere consegnati alla polizia.

Gli uomini accettarono l’offerta e così nacque il Progetto Alcatraz: un programma che accoglie le bande criminali, le riabilita e le reinserisce nella società.

Il progetto combina la formazione professionale e personale con il supporto psicologico, l’educazione accademica e il rugby. Attraverso il rugby, infatti, si insegnano valori quali rispetto, disciplina, lavoro di squadra, spirito sportivo e umiltà quali chiavi di successo nella vita. 

Le caratteristiche del Rum

Combina la complessa artigianalità del metodo di produzione associata del whisky con la socialità e spontaneità del mondo del rum.

Santa Teresa 1796 si distingue per il suo gusto ricco e raffinato ma dal finale secco, rendendolo perfetto sia per gli appassionati di rum sia per i bevitori di whisky che vogliono provare qualcosa di nuovo. 

Colore ambra scura e un aroma fruttato con note di legno, è caratterizzato da un gusto unico di nocciola, cuoio, vaniglia, cannella, cioccolato fondente, prugna, note di miele e pepe.

3 Cocktail con Rum Santa Teresa

Right Hand
la prima rivisitazione con Rum del classico Negroni italiano

Old Venezuela
Definito il Mojito per adulti è frizzante fresco e intenso

Santa Cooler
Dark & Stormy, un must della
miscelazione Americana


La storia dell’Hacienda e del rum

L’Hacienda Santa Teresa fu fondata nel 1796 nella Valle di Aragua in Venezuela, oggi la distilleria vanta più di 225 anni di tradizione. Grazie alle condizioni meteorologiche, la Valle di Aragua situata sopra l’equatore e influenzata dal mar dei Caraibi, offre uno dei migliori territori al mondo per coltivare la canna da zucchero e produrre il rum.

Nel 1830 il giovane mercante tedesco Gustav Julius Vollmer arrivò in Venezuela e incontrò una donna chiamata Panchita Ribas. I due si sposarono e diedero vita alla famiglia Vollmer: i loro discendenti gestiscono tutt’oggi la Hacienda Santa Teresa.

Il rum Santa Teresa 1796 nasce per celebrare il bicentenario dell’Hacienda, nel 1996. Alberto C. Vollmer ha dato vita alla sfida di creare un rum che sfruttasse tutta la maestria acquisita nei primi 200 anni, Santa Teresa 1796.

Il legame con la bellezza dell’ambiente che circonda la Hacienda è il segreto per ottenere la morbidezza e l’equilibrio di Santa Teresa. L’obiettivo del brand è migliorare le comunità, investendo nel loro futuro per infondere valori e ideali che aiutino le generazioni future a prosperare.

Il metodo di invecchiamento Solera

Santa Teresa 1796

Tramandato per generazioni, il metodo Solera assicura che in ogni bottiglia di Santa Teresa 1796 ci sia un tocco proveniente dal barile originale. Il metodo di invecchiamento Solera regala una preziosa complessità al distillato grazie alla combinazione di rum invecchiati tra i 4 ed i 35 anni per forgiare un rum eccezionalmente ricco con un gusto secco. 

Ogni Maestro de Ron deve acquisire le competenze del Maestro precedente, deve affinare i sensi e la memoria, deve imparare la ricetta per lui e per poterlo tramandare alla generazione successiva. Tutti i passaggi per realizzare Santa Teresa 1796 sono all’insegna dell’artigianalità e della passione, dallo speciale rum distillato, al Metodo Solera, al sistema di imbottigliamento, fino all’applicazione a mano della cera usata per sigillare il tappo di sughero, rendono ogni bottiglia un pezzo unico ed esclusivo